mercoledì 23 maggio 2018

Addio Mio Dolce Amore

Oggi parlo di te e del mio infinito amore per il tuo essere ai miei occhi una meravigliosa creatura fatta di infinito e paura. 
Ti amo è ovvio, in un modo del tutto naturale è disinteressato. È bellissimo tutto questo, mi sento piena e pura per la sola fortuna di averti incontrato e riconosciuto sul mio cammino. Che tu lo faccia a tua volta o meno è del tutto irrilevante. 
L’altro giorno sono giunta alla conclusione che questo sentimento è un po’ come respirare. 
Mi spiego meglio.
Una volta a scuola, credo fosse la lezione di anatomia o giù di lì, la professoressa ci spiegó che respirare è un azione involontaria, anche se comandata da noi stessi. Il cuore batte anche se noi non vogliamo, anche quando sembra possano ridurcelo a brandelli. Esso continua instancabile il suo lavoro incurante del nostro volere. 
Il respiro lo puoi bloccare. C’è chi sa fermarlo per minuti interminabili ma alla fine che tu lo voglia o no, anche se sei cinque metri sott’acqua, lui rinasce dai tuoi polmoni e ti lascia affogare. 
Ecco io ti amo e tu mi affoghi, io riesco a non pensarti per interminabili giorni, posso anche avere l’illusione di non provare più questo immenso sentimento e poi, in modo del tutto meschino ed inspiegabile, lui risorge più bello e forte di prima.
Non troverai nessun’altra che ti amerà come ti amo io, la cosa contro ogni logica mi fa soffrire più di quanto non lo faccia il tuo abbandono. Vedi Mio Dolce Amore, ciò che sento è talmente grandioso e illimitato che il pensiero di non vederti felice al massimo mi distrugge dentro. Ed io sono certa che lo avrei reso possibile. 
Non pecco di immodestia, amo di te cose che chiunque altro non noterebbe nemmeno. 
Mi sforzo di ascoltare la musica che tanto ti piace, solo per il gusto di immaginare ciò che senti quando le cuffie l’avviano nella tua testa. Sei una persona malinconica, l’ho capito la prima volta che i miei occhi si sono posati su di te, ed ora tutto il mio essere vuole capire e curare questa tristezza, anche procurandomene a mia volta. 
Ti amo così forte e sto male così tanto che a volte il casino nella mia testa non vuole lasciarmi in pace, è come se fossi una promessa mai mantenuta che lascia una speranza inutile. 
Cosa si deve fare quando il giorno è impregnato di te, del tuo odore di tabacco e libri, e la notte è cosparsa di sogni!?
Io non lo so davvero.
Ora sei parte di me ed è inutile pensare di estirparti come una pianta cattiva.
Tu sei come una gamba. Posso vivere la tua assenza, il tuo non volermi ma zoppicando ricorderò sempre quanto era bello correre.
Addio mio dolce amore.
La notte è scesa e ci vedremo in quel posto giusto che esiste solo per noi. 
Dove tu mi ami.
Stefania LeoNoir