Lei guardò fuori dalla finestra, il velluto nero della notte avvolgeva il mondo, il suo sguardo nel vuoto.
Fu in quel momento che vidi una profonda tristezza passarle negli occhi, i dubbi che solo un cuore fragile può far nascere. Erano pieni di parole mai pronunciate e decisioni lasciate sospese. Vedevo l'ombra di quell'ultimo amore, quello non vissuto, che sapeva di felicità, quello mai iniziato per paura di delusioni.
Era malinconia e solitudine. Era vetro, freddo e fragile. Era come vedere l'inutile perfezione di un'errore mai commesso.
E mi chiesi, con grande sconforto, se si potesse morire per tanto dolore, quando in effetti non si era mai vissuto.
Stefania LeoNoir
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