giovedì 19 febbraio 2015

Recensione: IO TI GUARDO di IRENE CAO

Qualche mese fa una mia cara amica ha avuto la gagliarda idea di passarmi quella che molte fonti hanno definito: LA PRIMA TRILOGIA EROTICA ITALIANA. Non è il mio genere preferito e l'autrice non la conosco, ma mi dico: "perché no!?".
Detto questo, non si può non fare un paragone con la più famosa trilogia di E. L. JAMES: 50 sfumature, anche se l'autrice si è ben discostata da quest'opera. Cominciamo!

TRAMA

Elena è una giovane restauratrice d'affreschi che vive a Venezia, lei è tranquilla, calma e a tratti ingenua, sta lavorando ad un'affresco in un palazzo privato per conto di un nobile. La sua vita è tranquilla e noiosa. Ha un'amico speciale Filippo, con un fascino tutto da nerd un po' sfigato.
Tutto fila liscio finché nella vita della nostra protagonista si insinua per caso Leonardo, chef allucinate, siculo, con il fisico da Adone e le voglie di un mandrillo. Lei non fa in tempo a concludere con Filippo, quest'ultimo subito dopo cambia città per impegni di lavoro, che il Grey de noantri la induce a lascivi piaceri carnali. Il resto non lo spoilero per non rovinarvi la sorpresa in caso vogliate leggere l'opera.

COMMENTO

Vi premetto che il libro non mi è né piaciuto né dispiaciuto, l'ho considerata una lettura leggera. Come accennato all'inizio, il paragone con tutte le 50 sfumature della James è inevitabile, soprattutto perché le differenze sono davvero poche e sottili, sia a livello di trama che a livello di personaggi.
Un classico esempio è Gaia/Kate: amica frizzante e modaiola, bella come il sole, presente in entrambi. Come anche la passione per il tè (tisane & co) sia di Ana che di Elena e magari il totale rigetto del protagonista per storie "normali".
Persino il finale del primo volume è identico .
Tralasciando questo piccolo particolare (che per gli estimatori del genere potrebbe essere un valore aggiunto), mi permetto di sconsigliarne la lettura se cercate qualcosa di impegnato e/o ricercato. L'ho trovato semplice nella maniera peggiore del termine, poco esplicativo in passaggi da me ritenuti importanti e al contrario asfissiante per quanto riguarda la snocciolatura di emozioni e sensazione, già abbondantemente spiegate in precedenza!

CONCLUSIONE

Il libro non è il peggiore da me letto, ma mi ha dato come l'impressione che l'autrice a tratti, abbia allungato troppo i tempi solo per avere un giusto numero di pagine da consegnare. Non so se leggerò gli altri due volumi (IO TI SENTO e IO TI VOGLIO), e sapete benissimo, se siete lettori incalliti e scimmiette curiose come me, che questo di per se è già un pessimo segno.


Stefania LeoNoir




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