Aveva occhi tristi, di chi non piange mai. Grandi e neri, come pozzi di notte. Pozzi colmi di rimpianto.
Il suo sorriso era raro e meraviglioso come una pioggia estiva. Un sorriso a metà, incompleto, forzato. Bello come una stella marina.
Ogni volta che le ero vicino sentivo profumo di malinconia e solitudine. Ne ero rapito, totalmente.
Era qualcosa nei suoi grandi occhi neri, mi entravano dentro, respirando silenziosi sulla mia anima.
Lei non amava né me né nessun'altro. La si poteva solo amare da lontano. Come si fa con un fiore selvatico.
Cogliendola l'avrei uccisa. Ho preferito morire ogni giorno io, piuttosto che non sentir più il suo profumo di solitudine e malinconia.
Stupenda
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